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TRAUMA

“Ogni rovescio ha il suo dritto,

ogni destino può essere riscritto,

Non c’è male da cui non venga il bene,

dalle ore buie nascono le sirene”

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità il trauma è il risultato mentale di un evento o una serie di eventi improvvisi ed esterni in grado di rendere l’individuo temporaneamente inerme e di disgregare le sue strategie di difesa e di adattamento.

Il trauma psicologico è un evento che disorganizza la mente e crea una ferita del sé, rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo perché risulta “non integrabile” nella persona e nella su storia. Per questo ha un impatto negativo sul soggetto che lo vive, rimane dissociato dal resto dell’esperienza psichica e può causare una sintomatologia specifica.

Esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche a cui può andare incontro una persona nel corso della vita. Esistono i “piccoli traumi” o “t”, ovvero quelle esperienze soggettivamente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa (un’umiliazione subita o delle interazioni brusche con delle persone significative durante l’infanzia). Di solito si tratta di traumi che coinvolgono la relazione. Accanto a questi traumi di piccola entità si collocano i grandi traumi o “T”, cioè tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care (disastri naturali, abusi, incidenti).

L’evento traumatico, secondo i criteri diagnostici del DSM, comporta l’esperienza soggettiva di un senso di impotenza e vulnerabilità di fronte a una minaccia, soggettiva od oggettiva, che può riguardare l’integrità fisica della persona o, più in generale, il suo senso di sicurezza psicologica.

Non tutte le persone che vivono un’esperienza traumatica reagiscono allo stesso modo. Le risposte subito dopo uno di questi eventi possono essere moltissime e variare dal completo recupero e il ritorno ad una vita normale in un breve periodo di tempo, fino alle reazioni più gravi, quelle che impediscono alla persona di continuare a vivere la propria vita come prima dell’evento traumatico. Può accadere che la persona sviluppi schemi intrapsichici utili a gestire la situazione, l’altro e le proprie emozioni. Ad un certo punto poi si verifica un “evento precipitante” che riattiva le stesse reti mnestiche coinvolte dal trauma primario e si assiste allo sviluppo di un sintomo.

 

ENDOMETRIOSI: PSICOTERAPIA E EMDR

ENDOMETRIOSI

L’endometriosi è una malattia cronica caratterizzata dal fatto che l’endometrio, il tessuto che normalmente è posizionato all’interno dell’utero, cresce invece fuori dalla cavità uterina.

L’endometriosi più comunemente coinvolge le ovaie, l’intestino e il tessuto che riveste il bacino causando infiammazione cronica, dolore anche molto intenso, in particolare durante il ciclo mestruale e problemi di fertilità nel 30/40 % delle donne.

L’endometriosi può essere connessa ad un intenso disagio psicologico, ansia , depressione, difficoltà sessuali e di relazione

Un intervento terapeutico specifico integrato con la tecnica dell’EMDR risulta utile e particolarmente efficace per:

          Elaborare emozioni, vissuti, credenze connessi alla malattia

          Gestire il dolore

          Affrontare l’infertilità

          Affrontare interventi medici e chirurgici

 

Sono indicati sia percorsi individuali che di coppia.

Nel percorso in coppia è possibile affrontare l’esperienza dell’infertilità sia per quello che rappresenta per ciascuno dei due partner sia per le ripercussioni nella sfera della relazione.

FECONDAZIONE ETEROLOGA: LA CONSULENZA PSICOLOGICA

Nell’aprile del 2014 la Corte Costituzionale si è pronunciata contro il divieto alla Fecondazione Eterologa previsto dalla legge 40 del 2004. Da allora per molte coppie si è riaperta la possibilità di accedere a tale tecnica senza necessariamente recarsi all’estero.

La Consulenza Psicologica nella PMA riguarda tre fasi:

  • precedente al trattamento
  • di supporto e accompagnamento durante il trattamento vero e proprio
  • di aiuto nella gestione di momenti critici ed eventuali fallimenti

Se in generale per la PMA le linee guida internazionali indicano la necessità di una presa in carico sia medica sia psicologica per affrontare in modo positivo un percorso spesso lungo e faticoso, ciò appare assolutamente auspicabile quando si parla di fecondazione eterologa.

La fecondazione eterologa consiste infatti nel ricorso da parte di una coppia infertile ad un donatore esterno di ovuli o spermatozoi. Tale tecnica sollecita profonde questioni ed è opportuno che la coppia decida in modo consapevole, dopo aver analizzato, approfondito ed elaborato emozioni, vissuti, significati, fantasie, timori e aspettative. Nello specifico è importante per ogni coppia elaborare sentimenti di perdita legati alla diagnosi di infertilità per poi affrontare i significati profondi e le implicazioni emotive delle diverse tecniche di PMA, l’impossibilità di trasmettere il patrimonio genetico al proprio bambino, timori per la salute fisica e psichica del nascituro. Molte persone raccontano fantasie sul legame e la relazione con il bimbo e timori di sperimentare sentimenti di estraneità. Può essere molto utile affrontare l’aspetto relazionale, il rapporto con familiari, amici e conoscenti

Tutto ciò è fondamentale poi

  • per vivere serenamente la gravidanza
  • per poter accogliere pienamente il bimbo che nascerà
  • per affrontare serenamente con il figlio il racconto delle origini

Viene proposto un trattamento psicoterapeutico mirato ed integrato con la tecnica dell’EMDR

INFERTILITA’: PSICOTERAPIA e EMDR

INFERTILITA’

L’infertilità si definisce come l’incapacità a ottenere una gravidanza dopo almeno un anno di rapporti liberi. Le cause che portano a questa condizione possono essere molteplici e interessano entrambi i partner.

La diagnosi di infertilità viene riconosciuta, da un punto di vista psicologico, come una “crisi di vita”, è un’esperienza con valenze traumatiche in quanto fortemente stressante dal punto di vista emotivo. Può avere ripercussioni sull’identità soggettiva, sull’autostima, sulla percezione del proprio corpo, provocando spesso senso d’inferiorità, depressione e ansia e rischiando di ripercuotersi su ogni ambito di vita personale e della coppia.

Per questo richiede un’attenzione non solo sugli aspetti fisico-corporei. Un trattamento psicoterapeutico mirato è utile per affrontare gli aspetti psicologici ed emotivi connessi all’esperienza. Inoltre, integrato con la tecnica dell’EMDR risulta particolarmente efficace per:

          Accettare ed elaborare la diagnosi di infertilità

          Agire sulla sintomatologia ansiosa, depressiva e a carico della sfera sessuale

          Gestire momenti particolarmente faticosi nel percorso della Procreazione Medicalmente Assistita connessi ai trattamenti a cui la coppia deve sottoporsi

          Agire su emozioni, convinzioni, sensazioni corporee per sciogliere eventuali blocchi che potrebbero ostacolare la procreazione e conquistare maggior benessere

          Rafforzare l’autostima e accrescere il senso di efficacia personale per tornare a guardare positivamente al futuro

 

Sono indicati sia percorsi individuali che di coppia.

Nel percorso in coppia è possibile affrontare l’esperienza dell’infertilità sia per quello che rappresenta per ciascuno dei due partner sia per le ripercussioni nella sfera della relazione.

 

Gruppo di sostegno per persone e coppie con problemi di fertilità

L’esperienza della difficoltà a procreare porta con sé un carico di emozioni e sentimenti dolorosi che spesso vengono vissuti in solitudine.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nei paesi industrializzati il 15-20% delle coppie, cioè 2 su 10 per arrivare a 2 su 5 dopo i 35 anni, ha problemi di fertilità.

Nonostante ciò, è difficile parlarne e ancor più sentirsi compresi.

Questo vuole essere un luogo in cui è possibile parlare liberamente, condividere e confrontarsi, rivedersi e ritrovarsi nell’altro, riflettere, comprendere ed arricchirsi.

PERCHE’ INCONTRARSI IN GRUPPO?

La danza, Henri Matisse 1909
Perché il gruppo accoglie, contiene e sostiene.
Il gruppo contiene in sé le potenzialità per promuovere dinamiche di aiuto reciproco tra i suoi membri. Inoltre, grazie ad esperienze ed obiettivi condivisi, i partecipanti hanno la possibilità di riconoscere e riattivare le risorse individuali e di coppia utili per affrontare disagio e sofferenza.

Tutto questo attraverso la guida di una psicologa esperta.

PROGRAMMA ORIENTATIVO: 6 incontri a cadenza quindicinale

  •  CON CHI NE POSSO PARLARE?

Per conoscersi e raccontare di sé e della propria esperienza.

  • TRISTEZZA, RABBIA, COLPA E TANTO ALTRO: quali e quante le emozioni dell’infertilità.

Per dare voce a quello che si vive e si sente ma che spesso non è facile condividere.

  •  DAL FARE AL PENSARE.

Per far emergere aspettative, bisogni e desideri. Per riflettere su ciò che accade prima, durante e dopo gli interventi medici e dare senso all’esperienza.

  • IO, TU E LA NOSTRA COPPIA.

Per parlare di donne e uomini alle prese con l’infertilità, di come questo influenza il rapporto di coppia e quali strategie utilizzare per mantenerlo saldo.

  • DIRLO O NON DIRLO.

Per riflettere sulla possibilità di parlare liberamente della propria condizione con parenti e amici oppure tenere solo per sé la verità. E ancora, se sia giusto raccontare al proprio figlio come è stato concepito.

  • DAL LIMITE ALLA POSSIBILITA’.

Per affrontare la sofferenza e riconoscere ed utilizzare le proprie risorse interiori.

 E’ possibile richiedere un COLLOQUIO PRELIMINARE GRATUITO