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SCUOLA TRA RITUALITA’ E RELAZIONI

Con le misure restrittive conseguenti alla diffusione del Coronavirus sono cambiati i tempi della vita quotidiana, le abitudini, i ritmi e le ritualità. A ciascuno è stato richiesta grande flessibilità, capacità di adattarsi, capacità di fidarsi e affidarsi a decisioni che hanno fortemente modificato le modalità con cui affrontavamo tanti momenti della giornata.

In particolare per i bambini la ritualità è importante perché rende il mondo più prevedibile e quindi dà al piccolo la possibilità di approcciarsi ad esso con modalità più sicure e tranquille.

Un grosso elemento che fornisce struttura nella vita dei bambini e dei ragazzi è la scuola. La scuola è fatta di spazi, tempi ed attività definite e nel susseguirsi cadenzato di tutti questi aspetti si mettono in campo svariate competenze e abilità. Quelle stesse abilità e competenze che la didattica a distanza non può però privilegiare a scapito della relazione educativa.

In questo scenario agli insegnanti è chiesto di essere disponibili, informarsi, reinventarsi, trovare nuove modalità di fare lezione per mantenere vivi impegno e motivazione ad apprendere. Le famiglie devono fronteggiare, oltre al necessario e aumentato coinvolgimento per lo svolgimento dell’attività didattica e l’aiuto nei compiti assegnati, tensioni e ansie che riguardano la salute, il lavoro, la condivisione di luoghi ristretti in cui a volte è faticoso salvaguardare spazi personali.

Diverse mamme mi raccontano la fatica di queste settimane in particolare quando vengono assegnati compiti senza che i bambini abbiano la possibilità di vedere l’insegnante, stare con i compagni, vivere la scuola anche nella dimensione del gioco, della creatività, della socializzazione. Stanno meglio invece bambini e ragazzi aiutati a lavorare insieme, a sentirsi parte di una realtà che vive le medesime loro difficoltà ma che, nella possibilità di partecipare ad un progetto condiviso fatto anche di regole, di spazi e tempi definiti, trova le energie e le risorse fisiche ed emotive per fronteggiare le fatiche. Anche per i più piccoli è importante ricostruire la dimensione della classe per recuperare il senso della scuola in continuità con ciò che è stato e che sarà.